Teatro
“L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire” è la frase scritta sulla facciata del Teatro Massimo di Palermo.
Frase che mi ha sempre messo molta paura. Il teatro è una tipologica di arte che inevitabilmente trascina. A differenza del cinema, dove si richiede che la pellicola riporti qualcosa di coerente, a teatro si vive un accordo tacito tra spettatori e attori: per tutta la durata di uno spettacolo, l’attore promette di divenire altro e lo spettatore accetta di credervi, senza curarsi della scenografia provvisoria, degli abiti imperfetti e del trucco esagerato.
Un canale comunicativo così potente come il teatro, in grado di toccare le corde dell’intimo di ogni astante, come può arrogarsi il diritto di veicolare messaggi educativi?
Il teatro che vuole essere educativo, a mio modesto parere, così come la tv, è peggiore della censura.
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Grazie per la segnalazione Osvaldo!
Grazie per la segnalazione Osvaldo! http://www.2minuti.it/ilblog/?p=137#comment-6
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