Se devi fare la commessa, falla bene
Niente sessismo: esistono anche commessi incompetenti, ma c’è da considerare che al 90% i commessi uomini sono omosessuali, gli omosessuali hanno gusto e quindi sono esenti dalle considerazioni qui presenti.
Se stai facendo la commessa in un negozio di abbigliamento, per obbligo o per scelta, potresti farmi la cortesia di non dire una buffonata ogni 10 secondi?
Prima di tutto, non venirmi a chiedere se ho bisogno di qualcosa dopo che mi sono arrampicato sugli scaffali perchè sono alto quanto un puffo e non arrivo al ripiano più alto dove c’è l’unica maglietta che mi piace! Salvami prima, o non farti vedere!
Secondo consiglio spassionato: se non hai quello che ti chiedo, dillo. Evitiamo entrambi di perdere tempo: io andrò in un altro negozio conservano un positivo ricordo di te e tu potrai dedicarti ad altri clienti. Dirmi che “il modello veste largo” perchè hai solo taglia XL e io vesto una M è male! Dirmi che “l’aderente si usa” perchè vuoi sbolognarti una XS quando io vesto sempre una M è male! Indicarmi un bomberino bianco imbottito di piuma d’oca quando io ti ho detto che sto cercando una giacca nera di mezzo-tempo è malissimo!
Terza riflessione. Ti ho chiesto come mi sta? No, quindi non dirmelo. Se invece te l’ho chiesto, non mentire. Se mia moglie dicesse ogni giorno che ho fatto tutte le faccende di casa in modo perfetto penserei che mi stia prendendo per i fondelli… quindi cosa credi ch’io possa pensare se sei accondiscendente tu che neanche ci conosciamo?!
Insomma, cara commessa, ti invito a ricordare che io sono un tuo cliente e che il tuo compito è rispondere alle mie richieste. Perchè se poi finisce che compro su Zalando, il motivo potresti essere proprio tu. D’accordo?